Laghi delle Alpi Marittime
Le Alpi Marittime contengono l’idea di acqua già nel nome. Al mare, che ogni tanto, dalle vette, compare all’orizzonte, fa da contrappunto la ricca serie di laghi che si trova fra queste montagne. Centinaia di specchi d’acqua, per la maggior parte di origine glaciale, alcuni incastonati fra le rocce, altri lambiti dalle praterie, caratterizzano il paesaggio d’alta quota del Parco.
Ognuno ha il suo fascino, ciascuno è diverso per forma, dimensione, colore. Ce ne sono di piccolissimi e sperduti come i laghi di Valcuca e della Maledia, e di grandi e profondi: i laghi Sella, delle Portette, di Valscura, della Valletta. Ce ne sono anche, e la loro storia è recentissima perché risale alla fine degli anni Sessanta, di artificiali: i grandi bacini della Piastra e del Chiotas, creati per la produzione di energia elettrica.
Più delle pareti scoscese di monti come l’Argentera, il Monte Matto, il Corno Stella, i laghi costituiscono la meta ideale per gli escursionisti che non inseguono prestazioni alpinistiche o sportive, ma sono alla ricerca della dimensione serena e rilassante della montagna, una dimensione in cui gli specchi d’acqua diventano oasi di riposo e contemplazione che riflettono la verticalità delle cime circostanti e i colori del cielo.
Vei del Bouc
La leggenda narra di un vecchio (« vei » nel dialetto locale) che viveva in questo luogo appartato e solitario con l’unica compagnia di un caprone (« bouc »).
Laghi di Fremamorta
Si racconta che questi specchi d’acqua nacquero dal fiume di lacrime versate da un uomo per la perdita dell’amata sposa.
Laghi della Sella
Con una serrata processione di pozze e cascatelle il Rio della Meris scende spumeggiante su Sant’Anna di Valdieri. Nasce dal Lago Sottano della Sella, il preferito da re e regine per la pesca alla trota.